BUON 2024

Voglio augurare a tutti un buon 2024 sperando che sia un per voi un anno ricco di nuove avventure e di crescita. Colgo quindi l’occasione per lasciarvi questa bella riflessione di Bert Hellinger.

C’è solo un modo per capire in che direzione andare: devi seguire la tua paura. Essa ti mostrerà la via. Fuggire da ciò che ti impaurisce è un modo per perdere il cammino: così facendo ti allontani sempre di più da ciò che stai cercando. Se hai timore di affrontare quella persona o quella situazione, si trova proprio li il nodo da sciogliere. Quel nodo che se riconosciuto e affrontato ti donerà le chiavi della liberta. D’ora in poi quindi quanto avvertirai paura, fastidio, irritazione e preoccupazione non fuggire. Rimani in ascolto di ciò che provi. E con coraggio addentrati a scoprire il tesoro nascosto nel tuo malessere. I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago iù terribile. Per raggiungere i tesori, bisogno andrare dal drago e baciarlo.

…qualcuno ha detto, 1-2023

Ciò che importa è la consapevolezza, non la felicità. Quando viene la felicità osservo e ascolto la felicità. Quando viene la tristezza accolgo e ascolto la tristezza. Per me è fondamentale non resistere a ciò che nasce nel nostro cielo interiore, qualunque cosa sia, poiché ciò genera una condizione di perpetua sofferenza è proprio la non accettazione di ciò che giace in noi. Se accolgo consapevolmente tutto quel che affiora nel mio cuore e nella mia mente, lentamente ogni nodo si scioglie.

Maestro Zen

Emetofobia, un nuovo percorso [ultima puntata]

E’ passato parecchio tempo dall’ultima volta che ci siamo visti. Purtroppo giornate lavorative molto intense sono l’ingrediente perfetto per far sfumare anche quel minimo di voglia necessario per sedersi al PC (magari dopo cena) e scrivere l’ultima cosa che ti passa per la testa.

Avevo promesso un ultimo post sull’argomento emetofobia ed eccolo qui.

Nella precedente puntata avevo espresso alcune delle mie intuizioni sulla fobia del vomito alla luce dell’esperienza accumulata soprattutto durante le mie meditazioni. Riassumo in poche parole: dopo diverso tempo ho compreso che il vomito era uno strumento dell’ansia. Ma che vuol dire veramente uno strumento ? Vuol dire che la fobia da vomito è solamente un burattino, un attore. E’ ciò che vediamo in superficie perché si manifesta. Il vero burattinaio però, cioè colui che muove i fili, il regista di tutto, se ne sta ben celato nel profondo della psiche. Comprendere questa cosa consente di fare il primo dei passi: spostare l’attenzione dalla fobia e chiedersi cosa vuole comunicarci.

Mi rendo conto che per molti questo discorso potrebbe sembrare al limite del filosofico. Forse lo è in una certa misura, ma se ci si libera dei pregiudizi e si consente al burattinaio di venire a galla si potrà intraprendere un percorso fino ad ora mai nemmeno ipotizzato.

Non ho certo la pretesa di dire agli altri come comportarsi. Non è il mio compito! Vi dirò cosa ho fatto io. Ho accettato di dover trascorrere del tempo in compagnia del fervore, dell’agitazione, dei brutti pensieri e di tutto quello che questo comportava. Insomma mi sono seduto sulla poltrona e mi sono goduto lo spettacolo. Ho cercato di stare con le mie emozioni sgradite senza SE e senza MA in pieno e totale ascolto. Cosa avranno di importante da dirmi ? sono disposto ad ascoltarle ? e come le sento ? si manifestano nel corpo o a livello emotivo ?

Ecco, tutto buone domande che ho cercato di rinnovare in quei momenti. Se l’ansia si manifestava nel corpo portavo la mia consapevolezza al corpo e osservavo come si evolveva. Se si manifestava a livello emotivo facevo lo stesso con l’emozione senza intralciarne il suo lavoro. Alle volte era un mix di entrambi. Certo la mente rema contro di continuo. Questo vuol dire che ho dovuto costantemente liberarmi dal tentativo di giudicare cosa stavo provando o dell’impulso di cercare una via di fuga. per tentare di calmarmi. Dopo un po’ di tempo mi resi conto che iniziai ad essere meno coinvolto da ciò mi accadeva. Era come osservare me stesso dall’esterno. Potevo sentire la paura senza essere impaurito o la tristezza senza essere triste. E’ probabilmente tutta qui l’essenza della meditazione: consentire a se stessi di provare quello che c’è senza farsi trascinare via dalla corrente.

Non fu certo una cosa così semplice come qualcuno potrebbe pensare.  Ma lentamente mi rendevo conto che la fobia del vomito perdeva forza fintanto che un giorno, alcuni mesi dopo, mi coricai a letto dopo una cena di compleanno piuttosto impegnativa e con lo stomaco ancora pieno pensai che stavo bene. Che ero contento di come era trascorsa la serata. Fu davvero un momento di grande felicità e di completezza. Compresi allora che il percorso intrapreso mi aveva aiutato ad uscire dal guado. Ma soprattutto, mi avevo permesso, davanti al disagio, di non voltarmi dall’altra parte.

Auguri a tutti !

Si chiude oggi un anno che passerà alla storia come l’anno del Virus, del Covid, delle mascherine, dei lockdown, del 1.800.000 morti in tutto il mondo.

E chi l’avrebbe mai detto all’inzio dell’anno ? Io ho vissuto anche in ambito lavorativo, un anno davvero incredile. Ho mantenuto il mio stesso lavoro eppure ho dovuto affrontare un serie di cambiamenti che inizialmente mi facevano rabbrividire perché sono arrivati tutti nel giro di 3-4 mesi. Oggi più di ieri mi sento di dire che se si accetta il rischio del cambiamento senza interferire si possono vivere delle grandi avventure che forse non avremmo mai immaginato.

Auguro a tutti voi un lieta chiusura e una grande avventura per il 2021.

A presto.