…qualcuno ha detto, 3-2017

In questo preciso istante invitate voi stessi a entrare nel momento senza nulla da portare a termine, senza dover essere qualcuno di speciale o dover raggiungere qualcosa. Invitate voi stessi a lasciar cadere il peso del costante sforzo di controllare le cose.

Gregory Kramer

La televisione politically correct

In questi ultimi due giorni si è sentito parlare praticamente ovunque della bufera scatenata dalla Sig.ra Perego e della sua trasmissione – Parliamone sabato – andata in onda su Rai Uno. Per chi non sapesse cosa è successo, la faccenda si può facilmente riepilogare così: durante la trasmissione si è dibattuto sulle donne dell’est e sul perché sono preferibili come fidanzate.

Dibattito idiota ? TV spazzatura che punta al semplice intrattenimento ? Probabilmente è così. Ma nell’Italieta che vuole ergersi sul piedistallo del politically correct non basta: fiumi in piena di polemiche ricche di luoghi comuni come “mercificazione della donna” – “donna trattata come un animale, sottomessa” –  “tv non aderente alla mission ed hai valori del servizio pubblico” – “così si spendono i soldi del canone” e tante altre idiozie che fanno venire il mal di testa. Per placare almeno in parte le polemiche sciatte quanto vacue la trasmissione è stata sospesa. Eureka vin da dire, altrimenti avremmo scomodato pure il presidente dalla repubblica.

Io il programma non l’ho mai visto; se non fosse per il clamore mediatico nemmeno venivo a conoscenza della sua esistenza, tuttavia qualche domanda terra terra mi sembra lecita porsela: ma è possibile che nel 2017 ancora bisogna creare una caso su una tale – scusate la parola – cagata televisiva ? Esprimere in TV un giudizio su una donna dell’est equiparandola a quella dell’ovest è mercificazione della donna ? è sottomissione ? Ma per favore. Per non parlare di queste benedetta missione del servizio pubblico che ogni due per tre viene riproposta come fosse una comandamento. No dico, nella mission del servizio pubblico la TV d’intrattenimento non è contemplata ? Ma ri-fatemi il favore.