Sperimentazione animale ad un bivio

Voglio iniziare il post chiarendo subito un punto: a me personalmente il termine animalista non piace nemmeno un po’. Forse non so nemmeno cosa realmente voglia indicare. E’ una etichetta che crea un confine inutile tra chi si dichiara così e chi non. A me gli animali piacciono in tutte le loro naturali sfumature, li rispetto nella funzione che svolgono e sto ben attento a nuocere alla loro libertà.

Detto questo oggi alcune testate giornalistiche riportano un buona notizia davvero. Il Nih, l’istituto nazionale americano per la salute, ha pubblicato i risultati di un grosso studio, condotto assieme ad altri enti americani, per lo sviluppo di tecniche di sperimentazione di sostanze tossiche da condurre su colture di cellule e non sugli animali. Vien da dirlo: finalmente !!!

Finalmente perchè per scopi onorevoli e non, ogni anno vengono ammazzati un numero enorme di animali e non prima di aver sperimentato sulla loro pelle sofferenze che farebbero accapponare la pelle – e rovesciare lo stomaco – a chiunque di noi. L’argomento tocca un po’ tutti, ma il fatto di non vedere cosa si consuma nei laboratori di vivisezione, ci fa vivere in pace e nemmeno troppo sensibili all’argomento.

Ma questa notizia presenta anche un altro aspetto positivo e per nulla secondario: anche la scienza ha compreso che qualcosa in questo senso sa da fare. Ottima notizia davvero !

 

 

L’intestino felice

Qualche mese fa – mi pare fosse estate – presi nota del titolo di un libro che mi incuriosiva particolarmente. L’arrivo del natale e degli immancabili regali è stata una ghiotta occasione per farsi regalare quel libro e la mia curiosità è stata ampiamente ripagata. Il libro di cui sto parlando è il bestseller di Giulia Enders intitolato L’intestino felice.

Non so voi, ma a me personalmente il titolo ha subito trasmesso un’idea di leggerezza ed ironia, elementi che sono emersi fin da subito: in diverse occasioni, durante la lettura, ho sorriso divertito.

Questa giovane neo dottoressa racconta attraverso questo saggio il funzionamento ed i segreti che si celano dietro all’intestino, organo che apparentemente sembra svolgere un compito piuttosto semplice ma, che nella realtà, assolve tantissime funzioni di primaria importanza. Un capolavoro del corpo umano, che nel corso del tempo sé guadagnato l’appellativo di secondo cervello.

Sul retro della copertina sono riportati alcuni commenti al libro. Eccone uno: La sua freschezza e la sua lingua così chiara funzionano decisamente meglio di molti paludati testi di medicina. Trovo quest’affermazione assai vera. Il libro infatti scorre in maniera fluente nonostante la tematica tratta non sia per nulla semplice. L’autrice ci offre una panoramica su come funziona questo straordinario organo, quali sono le condizioni e gli alimenti che lo fanno funzionare al meglio, quali sono i campanelli d’allarme che ci invia quando qualcosa non va. E naturalmente non mancano tutta una serie di utili suggerimenti che possiamo fare nostri per supportare quest’organo nel suo delicato compito quotidianto. Lettura consigliata, non ne rimarrete delusi.

Vi lascio con la consueta citazione estratta dal libro.

“Può essere che un rutto o una scoreggia facciano rumori un po’ ridicoli, ma il movimento che li accompagna è raffinato come quello di una ballerina di danza classica”

…qualcuno ha detto, 1-2016

Il vecchio anno è passato. Lasciate che il passato morto seppellisca la propria morte. Il nuovo anno ha preso possesso dell’orologio del tempo. Tutti acclamano i compiti e le possibilità dei prossimi dodici mesi!

Edward Payson Powell