Non c’è libro di Ken Follett che mi abbia lasciato deluso e scontento ed è forse questo il motivo per cui il celebre scrittore britannico è uno dei miei preferiti. Nessuna eccezione nemmeno nell’ultimo romanzo letto, Notte sull’Acqua, un voluminoso libro di ben 500 pagine.
Siamo nel 1939 e la seconda guerra mondiale è agli inizi. Il maestoso e gigantesco Clipper della Pan America, il più lussuoso degli aerei mai costruito, è ormeggiato nelle acque di Southampton ed è pronto per decollare e far rotta sugli Stati Uniti d’America. Nessuno dei passeggeri però immagina che il volo, di oltre 30 ore, riserverà delle sorprese del carattere avventuroso trasformandosi ben presto in un incubo.
La prima (ed ampia) parte del libro è dedicata alla introduzione dei personaggi – forse sarebbe più corretto chiamarli dei passeggeri – e come è consuetudine dell’autore le singole storie di costoro sono trattate minuziosamente senza risparmiare sui dettagli.
Si passa poi alla seconda parte; motivazioni economiche, politiche talora amorose condurranno queste persone sul Clipper, fulcro di tutta la storia e luogo nella quale le vite di queste persone si intrecceranno in una trama ancora più avvincente.
Sarà questo l’ultimo viaggio del Clipper. Quale sarà l’epilogo di questa avventura ? Scopritelo leggendo questo avvincente romanzo.