Il curriculum del politico: onestà, capacità

Sono giorni che se ne parla in lungo in largo, sui giornali e sulle TV. Stò parlando del coas che stringe nella morsa il campidoglio e l’intera giunta capitolina. La situazione odierna è sostanzialmente immutata rispetto a qualche settimana fa. Nuove circostanze si sovrappongono a vecchi problemi e così la capitale continua a sguazzare in una palude puzzolente mentre giornalisti ed esponenti politici sono alla ricerca della cause. Si cerca in pratica di raccogliere i cocci e spiegare come mai un movimento e/o partito politico autoproclamatosi efficente, capace, pulito, trasparente, superpartes sia riuscito a finire in cotale palude.

Gli esponenti di questo movimento hanno subito sventolato il drappo del complottone del secolo organizzato alle loro spalle da un famigerato movimento di background chiamato “i poteri forti”. Ma sinceramente sembra reggere poco questa visione dei fatti. Esponenti politici di altre parrocchie e giornalisti hanno invece offerto motivazioni oggettivamente più veritiere (e di convenienza).

Non so voi come la pensate, ma personalmente credo che nel curriculum di colui che ambisce a fare il politico serva prima di tutto e più di tutto l’elemento dell’onestà e della capacità. Sono due cose distine che devono però marciare fianco a fianco. Nel caso di Roma sembra proprio che manchi qualcosa. Delle due, o sono onesti ma ingenui e poco capaci – ed allora farebbero meglio a far altro invece che candidarsi ad amministrare una metropoli così complessa e mal ridotta – oppure sono capaci ma peccano di onesta e trasparenza soprattutto quando si tratta di applicare a se stessi le loro rigide norme – ed in questo caso farebbero una gran figura se scendesserò da quel piedistallo sulla quale sventolano la bandiera della moralità ed ammettessero che forse non è poi così difficile cascare nei problemi che affliggono – un po’ dapertutto nel mondo – la politica.

Anche perchè – e qui concludo – se gli altri sono il diavolo e tu l’acqua santa e poi alla prova dei fatti non è così ne paghi care le conseguenze.

 

Lontano dal blog

In questo periodo tra lavoro intenso, ferie (poche per la verità), stanchezza e mancanza cronica di voglia sono stato un po’ assente sulle pagine di questo blog. Dall’altra parte, a mio modo di vedere, questo pezzo di web “sa da” mantenere grazie al piacere di farlo e perché si ha qualcosa da scrivere e non come un impegno fisso che lo trasformerebbe immediatamente in una ulteriore fonte di stress, in una attività che andrebbe ad aggiungersi a delle giornate che certo non sono all’insegna della noia.

Comunque già dai prossimi giorni ci rivedremo quindi per il momento – e solo per il momento – auguro a tutti voi un buon ritorno a lavoro 😀