Pillola mon amour!

Pillole

E’ incredibile ! Negli ultimi tempi vedo sempre più gente diventata completamente farmaco dipendente.

Alcune settimane fa incontro un vicino – che mi risulta essere in buona salute – mentre esce dalla farmacia sotto casa con una sacchetto da supermercato dentro la quale c’erano tante belle scatolette colorate. Riuscite ad indovinare quale fosse il contenuto ? Non è  difficile. Andiamo avanti! Complice la temperatura ballerina di questi giorni, mi sono regalato (e non sono l’unico) un bel mal di gola con contorno di febbre. Niente di preoccupante, una volta si chiamavano mali di stagione che al massimo risultano solo un po’ fastidiosi. Tra amici e parenti si è svolta la gara a chi prima suggerisce di “prendere” qualche cosa, dimenticando che nella stragrande maggioranza dei casi i sintomi, quei fastidiosissssssimi messaggeri che i farmaci sopprimono, sono una parte importante della cura.

Ora a mio avviso una riflessione sa da fare perchè se è vero che i bugiardini riportano sempre una lunga lista di effetti collaterali che possono presentarsi ma il più delle volte non si manifestano (per fortuna), è pur vero che i farmaci hanno comunque una effetto tossico anche fosse semplicemente il fatto di costringere il proprio organismo a doversene liberare. Ecco il pensiero del professor Garattini, probabilmente il più illustre farmacologo italiano – di una cosa si può essere sicuri, del fatto che un farmaco è sempre portatore di effetti indesiderati, in alcuni casi conosciuti, ma nella maggior parte dei casi ancora da conoscere, soprattutto per quanto riguarda gli effetti tossici che si possono manifestare a distanza di tempo.

Il problema secondo me nasce dal fatto che di questi effetti tossici sui bugiardini non se ne parla nemmeno lontanamente e cosi la gente ingerisce montagne di sostanze chimiche – di cui potrebbero fare tranquillamente a meno – come se fossero acqua fresca.

Detto questo non voglio naturalmente dare l’idea di essere colui che ritiene i farmaci qualcosa di inutile o necessariamente di dannoso. Assolutamente no ! Ma prendo le distanze da un utilizzo troppo fatto molto spesso inconsapevole e a cuor legger. L’assunzione a mio avviso va considerata in caso di malattie gravi, nei casi in qui la sintomatologia sia invalidante al punto tale da compromettere la qualità della vita e in tutte quelle patologie dove la sola guarigione naturale non sembra essere possibile.

Per il tutti i restanti i casi sposo appieno il pensiero del Dott.Giorgio Dobrilla, che durante la presentazione del suo ultimo libro ha detto: Il vero business non è curare i malati, ma i sani, che sono molti di più. E quindi la farmacologia produce un sacco di medicine inutili.

Saluti a tutti…anzi no – Salute a tutti quanti.

Il vocabolario sconosciuto: procrastinare

Il significato della parola procrastinare.

Quelle poche volte che ho utilizzato questo termine nel mio parlare quotidiano ho sempre osservato nel viso del mio interlocutore una espressione tipo – che caspita hai detto ?!?!?! – e quindi pian piano o smesso anche di utilizzarla.

Eppure procrastinare, dal latino pro-crastinus, indica il rimandare qualcosa con l’intento di prendere tempo, di temporeggiare, magari perché non si ha intenzione di farlo. Un termine poco usato nel parlare di tutti i giorni sebbene tutti, chi più chi meno, abbiano procrastinato qualcosa almeno una volta nella loro vita.

…qualcuno ha detto, 05-2014

Meditare non significa cercare di andare altrove: significa permettere a se stessi di essere esattamente dove si è, e permettere al mondo di essere esattamente com’è in questo momento.

Jon Kabat Zinn