Il vocabolario sconosciuto: astenia

Il significato della parola astenia.

Nell’ultimo post ho utilizzato il termine astenia e subito dopo la sua pubblicazione diverse persone mi hanno chiesto cosa volesse significare. Quale migliore occasione quindi per il la consueta rubrica del mese. L’astenia è una condizione fisica caratterizzata da una sensibile riduzione della forza fisica. Può avere un origine organica oppure psicologica.

Il più grande latitante di tutti i tempi!

Il latitante

Oggi voglio parlarvi del più grande latitante che il mondo abbia mai conosciuto; un abilissimo e scaltro malvivente che miete sofferenza e terrore tutti i giorni dell’anno.

Tutti gli esseri umani lo conoscono e lo temono; ma non voglio svelarvi subito di chi si tratta, chiamiamolo per il momento l’innominabile.

Torniamo a questo stramaledettissimo soggetto, sto parlando del responsabile del tuo mal di testa. Si, chissà quante volte avrai detto – ho male alla testa, sarà sicuramente colpa di questo innominabile – oppure di tutte quelle volte che sei stato colpito da un’astenia tale da non riuscire ad alzare nemmeno un dito dal divano e rivolgendoti a qualcuno affianco a te avrai affermato – oggi mi sento come una cacca, è colpa di questo innominabile.

Per non parlare di quei periodi a cavallo delle stagioni dove magari vieni sorpreso da qualche sbalzo d’umore o da una fame nervosa. Magari ti sarà capitato di giustificare la situazione dicendo – ho una fame che mi mangerei anche il tavolo, sarà colpa di questo innominabile. E quando qualcuno ti fa notare che sei rabbioso, scontroso e che ad ogni cavolata schiumi come un cane inferocito ? Sicuramente ti sarai giustificato dicendo – si è un periodo che mi sento piuttosto teso, è senza dubbio colpa dell’innominabile.

Ma è mai possibile che non si riesca una volta per tutte ad affidare alla giustizia questo pericoloso soggetto ? Sai come saremmo tutti più felici e liberi.

Come non l’hai ancora capito ? sto parlando del tempo!!!

Sui talk show politici

Talk Show Politici

Da qualche settimana, e più precisamente da quando è partita la stagione televisiva invernale 2014/2015, circola con una certa insistenza la notizia che i talk show di natura politica stiano perdendo terreno nelle classifiche auditel.

A quanto pare la sola programmazione del Sabato sera totalizza più telespettatori di tutti i talk politici in onda da Lunedì a Venerdì…bella mazzata.

Sarà perché sono come il prezzemolo e li trovi un po’ dappertutto a qualsiasi ora; sarà perché talvolta si sovrappongono l’uno all’altro; sarà perché assomigliano sempre più a dei ring dove politicanti più o meno onesti (intellettualmente parlando) se le cantano e se le suonano a suon di fuffa e niente più; sarà perché sono piuttosto superficiali nel raccontare le storielle che propinano; sarà che la gente è nauseata nel sentire tante belle parole al quale poi non seguono quasi mai i fatti.

Ma secondo me c’è anche dell’altro: probabilmente è colpa anche dei conduttori che spesso calcano la mano con servizi “visti e rivisti” che vedono come protagonisti coloro che hanno perso il lavoro la quale come è normale che sia si trovano in un periodo diciamo economicamente turbolento. Augurando a queste persone di  ritrovare al più presto un po’ di serenità economica non posso esimermi dal prendere atto che in Italia non siamo tutti disoccupati e accanto alle attività economiche che chiudo ci sono anche quelle che hanno successo trainate grazie a idee buone ed innovative.

Spesso queste “idee di successo” sono il frutto di persone che hanno trovato nella crisi che stiamo vivendo la rampa di lancio per rimettersi in discussione,  ma nei teatrini politici di queste storie non si parla quasi mai. Si preferisce presentare servizi a senso unico che non fanno altro che alimentare un pessimismo che di sti tempi sarebbe meglio limitare – per fortuna sempre più gente se ne sta stufando.