[Immigrazione] – ipocrisia di fondo

Mentre ascoltavo un dibattito sull’immigrazione – che si sa, di questi tempi è molto in voga – ho notato che si faceva spesso distinzione tra migranti che scappano dalla guerra e migranti economici al fine di sostenere che i primi hanno diritto ad essere ospitati mentre i secondi vanno rimpatriati. Come suggerisce la parola, all’interno di questa categoria di migranti ci sono coloro che partono dal loro paese natale in cerca di una migliore condizione economica.

Se non ci discerne attentamente il significato che si cela dietro ad economico, come molti interlocutori fanno, si finisce per pensare che questa enorme massa umanoide scappa alla ricerca di una vita semplicemente più agiata con tutti i comfort che l’occidente sa offrire.

Proviamo a porre la questione da un altro punto di vista. Anzi proviamo ad allargare quello che abbiamo a disposizione. Se per economico si includessero anche coloro che, a causa delle ristrettezze economiche, non hanno di cui mangiare ? Allora forse la distanza tra chi scappa per la guerra e chi scappa per la fame si ridurrebbe fino forse ad annullarsi. Naturalmente se siamo disposti ad ammettere che entrambi scappano dalla morte.

Sono d’accordo anch’io sul fatto che non si possono accogliere tutti, e che è necessario creare delle condizioni nuove nei paesi da cui fuggono. Ci vuole tempo. Su questo non ci sono dubbi. Ma questo infondo non il motivo per cui ho scritto questo post, che invece voleva riflettere sul fatto che una migliore accoglienza ed una più consapevole tolleranza si creano solamente quando si eliminano queste forme di ipocrisia.

Sperimentazione animale ad un bivio

Voglio iniziare il post chiarendo subito un punto: a me personalmente il termine animalista non piace nemmeno un po’. Forse non so nemmeno cosa realmente voglia indicare. E’ una etichetta che crea un confine inutile tra chi si dichiara così e chi non. A me gli animali piacciono in tutte le loro naturali sfumature, li rispetto nella funzione che svolgono e sto ben attento a nuocere alla loro libertà.

Detto questo oggi alcune testate giornalistiche riportano un buona notizia davvero. Il Nih, l’istituto nazionale americano per la salute, ha pubblicato i risultati di un grosso studio, condotto assieme ad altri enti americani, per lo sviluppo di tecniche di sperimentazione di sostanze tossiche da condurre su colture di cellule e non sugli animali. Vien da dirlo: finalmente !!!

Finalmente perchè per scopi onorevoli e non, ogni anno vengono ammazzati un numero enorme di animali e non prima di aver sperimentato sulla loro pelle sofferenze che farebbero accapponare la pelle – e rovesciare lo stomaco – a chiunque di noi. L’argomento tocca un po’ tutti, ma il fatto di non vedere cosa si consuma nei laboratori di vivisezione, ci fa vivere in pace e nemmeno troppo sensibili all’argomento.

Ma questa notizia presenta anche un altro aspetto positivo e per nulla secondario: anche la scienza ha compreso che qualcosa in questo senso sa da fare. Ottima notizia davvero !

 

 

Sulle sconfitte…

Come ho già detto in altre occasioni, con l’arrivo dell’autunno l’ispirazione mi lascia per prendersi qualche giorno di relax – ed io con essa. E’ un periodo dell’anno molto particolare in cui gli elementi che prevalgono su tutti sono le temperature che scendono, le giornate che si accorciano e l’inevitabile caduta delle foglie dagli alberi.

Insomma si assiste alla morte di un ciclo e la preparazione di una nuovo. Questo almeno per il sottoscritto coincide sempre con un certa svogliatezza e perdita di energia. Niente di drammatico, è così che vanno le cose naturalmente e lo accetto senza problemi. Ed è il momento in cui in genere riesco a lasciar andare vecchie idee o convinzioni che difficilmente trovano spazio nella realtà o che mi costringo – pur di onorarle – a fare salti mortali.

E in questi i giorni sono diventato consapevole di una cosa importante: dalle sconfitte imparo sempre molte cose, dalle vittorie fortifico delle convinzioni che mi portano alle sconfitte.

Salutoni a tutti.

[Immigrazione] – il festival delle posizioni ambigue

Ciò che sta accadendo in Europa in tema di immigrazione è qualcosa che non ha eguali nella storia recente. E’ sicuramente un problema che richiede tempo, pazienza e risorse. Si può essere d’accordo o meno sul prestare accoglienza ed ospitalità a chi fugge dalla guerra ma l’atteggiamento di alcune persone è piuttosto ambiguo e lascia perplessi.

I fatti mi aiutano in questo breve percorso.

Fino a poche settimane fa ad ogni sbarco di immigrati sul territorio nazionale o ad ogni salvataggio effettuato dalla marina militare, una parte dell’opinione pubblica (e politica) gridava allo scandalo con una levata di cori inorriditi. Più o meno una litania che recitava sempre le stesse cose: tutti qui vengono – oppure – li dobbiamo mantenere tutti noi – e tante altre frasi significative. Questo è un fatto e oltre non andiamo.

Da qualche giorno sembra che anche il resto d’Europa si sia accorta del problema e nonostante le polemiche e la contrarietà di alcuni stati membri, pare che qualcosa si sta muovendo. Verrebbe da dire eureka ma penso che possa bastare anche un meglio tardi che mai. La repubblica teutonica ha fatto da apri pista ed ha ufficialmente comunicato che ospiterà un consistente numero di immigrati.

Che cosa è successo a casa nostra dopo queste dichiarazioni d’apertura da parte della Germania ? Quella parte di opinione pubblica sopracitata avrà giudicato positiva la situazione ? Avrà preso atto che l’intera faccenda potrebbe essere sulla via del miglioramento ? Macché! C’è stata la levata di scudi 2.0, come recita il titolo del post, il festival dell’ambiguità. Alcuni hanno affermato che la mossa della Germania è opportunistica perché in questa maniera prenderà in casa la borghesia siriana – cioè gente con soldi portando quindi indirettamente ricchezza sul suo territori – altri hanno sostenuto che accoglierà migliaia di laureati che renderanno ancora più forte le aziende tedesche. Altri ancora hanno dichiarato che aprendo ai rifugiati ambiscono a raccogliere enormi contribuiti dall’Europa.

Qui una riflessione è d’uopo. In mezzo a questo festival delle idiozie ancora non abbiamo capito se queste persone i rifugiati li vogliono oppure no.

Una sola e semplice domanda

Questo post sarà breve, volutamente striminzito perché fondamentalmente voglio solo fare una domanda: ma può, il funerale di un mafioso, essere la notizia dominante per 5 giorni consecutivi in quasi tutti i TG ?

Secondo me no ma il motivo sarà sicuramente perché, in questo periodo dell’anno scarseggiano le notizie. Comunque sia lasciatemelo dire: eh bastaaaaa !