A macchia di leopardo

Alcune settimane fa in Inghilterra, è stata scoperta una importante truffa alimentare: una nota azienda distribuiva lasagne contenenti carne di cavallo al posto della carne di manzo.

Dal giorno in cui è scoppiato il caso, raccontato quasi fosse un episodio marginale e molto limitato, c’è stato un susseguirsi di nuove scoperte: un giorno siamo venuti a conoscenza che c’è un vero e proprio indotto internazionale che traffica in carni di cavallo, grazie anche al fatto che non esiste alcuna normativa in merito. Poi è emerso che spesso la carne arriva da animali utilizzati nelle corse, quindi pieni fino alla testa di sostanze farmacologiche dopanti. Poi arriva il caso delle polpette alla carne di cavallo distribuite da una famosissima azienda di arredamenti e qualche giorno dopo è il turno delle torte al cioccolato, della medesima azienda, nella quale sono stati trovati niente meno che batteri fecali.

E’ proprio quando pensi che le cose si siano calmate ecco le ulteriori new entry: ritrovata carne scaduta da 8 anni e insalate contenenti topicidi. In mezzo a questo purpurì da voltastomaco c’è da domandarsi: ma per quale stramaledettissimo motivo quando emerge un caso come questo poi assistiamo ad una sequela interminabile di nuovi altri casi ? Sono i mass-media che esasperano le notizie che altrimenti rimarrebbero  nella nulla (naturalmente per fare scoop si intende) ? oppure è una questione fisiologica – quando salta il coperchio della pentola assistiamo ad una fuoriuscita incontrollata ?

Temo che purtroppo non lo sapremo mai. L’unico auspicio è sperare che i responsabili di queste truffe vengano condannati.

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