Facebook – una caduta annunciata

Tra le solite noiose notizie economiche per lo più incentrate a parlare di spread e crisi, oggi ne ho trovata una più interessante: Facebook ha registrato l’ennesima debacle in borsa. Brutte notizie quindi per chi ha investito soldoni – le azioni del gruppo sono sprofondate ad un valore di 18 dollari. Una catastrofe se si considera che l’IPO di Maggio fissava il prezzo a 38 dollari per azione portando quindi la capitalizzazione a 104 miliardi di dollari.

Ecco, la storia di facebook è l’emblema della finanza impazzita e delle bolle speculative. Di quella forma di fare soldi che molto spesso lascia voragini enormi. 104 miliardi ?
Una montagna di soldi per una piattaforma virtuale che ha fatturato nel 2011 una cifra intorno ai 3,8 miliardi e che fatica a rastrellare introiti pubblicitari a causa del sempre maggior numero di utenti che utilizzano la piattaforma con gli smartphone.

Non sono un trader professionista ne tanto meno un esperto in economia, ma a me pare tanto che ci sia stata una sopravalutatazione che non rispecchia la realtà. Anche i rumors a pochi giorni dal lancio parlavano di una quotazione davvero esagerata. Ed infatti i risultati non hanno tardato ad arrivare: in 3 mesi la capitalizzazione è passata dai 104 miliardi iniziali ad un valore poco sopra i 50 scatenando le ire di coloro che in buona o cattiva fede hanno investito del denaro in quel titolo.

Eccolo li l’ennesimo massacro condotto per mano della finanza.