Mondiale 2014, azzurri a casa

Questo mondiale per gli azzurri è iniziato in salita ed è diventato in pochi giorni una parete da scalare, culminata poi nella deludente uscita di ieri sera.

Abbiamo iniziato con un sorteggio che ci ha catapultati nel girone definito da molti “della morte”; poi grazie alla sfortuna abbiamo perso da prima uno dei più promettenti attaccanti italiani e poi, a soli 2 giorni dalla partenza, un altro importante centrocampista.

E quando il gioco si fa duro…le cose si complicano. Atterrati in terra brasiliana la squadra inizia i primi allenamenti di avvicinamento al torneo e pian piano tra leggeri strappi e risentimenti vari ci siamo persi anche qualche altro giocatore rimpiazzato di fretta in furia. Non male per non aver ancora sentito il fischio di inizio.

Finalmente arriviamo al 14 Giugno, con tanti dubbi e poche certezze. Ma la nazionale si fa vedere all’altezza e ottiene una vittoria contro l’Inghilterra. Ma questo non basta; la squadra in campo convince poco, è lenta nel gioco e crea pochissime occasioni. Così dopo aver scoperto che da tempo c’era una guerra in corso tra veterani e nuove leve abbiamo preso due sconfitte da Costa Rica prima ed Uruguay dopo; et voilà ecco l’eliminazione.

In fondo mi vien da pensare che dopo tutte queste vicissitudini l’eliminazione al primo turno sia stata, in parte dovuta alla poca fortuna,  ma comunque meritata visto la prestazione offerta. Non solo, aggiungerei comunque necessaria se si intende azzerare le faide interne e ricostruire davvero un gruppo vincente che abbia prima di tutto voglia di indossare la maglia della nazionale.

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